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La favorita di Donizzetti

Buongiorno a tutti. Questo è il primo post che metto di una recensione di uno spettacolo teatrale: la Favorita di Donizetti.
Sono stata a vederla con i miei nonni esattamente una settimana fa e devo ringraziarli davvero di cuore per farmi fare esperienze uniche e speciali nel proprio genere.
Mia nonna voleva farmi leggere la trama dei quattro atti ma io avevo deciso che mi sarei fatta trasportare senza sapere nulla e che avrei tentato di capire da sola il filo conduttore.
E così è stato...
Ad un tratto le luci si sono offuscate e sulla scena è comparsa una roccaforte con dei frati.
Si sono allontanati tutti quanti ad eccezione di quello che doveva prendere i voti e suo padre superiore.
Tutto è iniziato con il fatto che colui che doveva prendere i voti non poteva farlo poiché si era innamorato di una donna...
Poi si presenta la serva di questa misteriosa donna solo che non può rivelare la sua identità e con la sua soave voce dice a Fernand di chiedere alla diretta interessata.
Ma Leonor non poteva affatto dire niente e ha cercato in tutti i modi di allontanare Fernand da lei, riuscendoci per lo meno all'inizio ma poi...
Non voglio dire altro sulla trama se no potrei fare spoiler, cosa che io non amo e quindi ho deciso di fermarmi qua.
Dopo il secondo atto c'è stata la pausa e parlando con i nonni mi sono fatta mille ipotesi su come la storia si sarebbe potuta protrarre.
Avevo immaginato le classiche scenette: duello, combattimento, vittoria.
Invece tutto quello che avevo pensato si è disciolto nell'aria.
Il mio atto preferito ovviamente è stato l'ultimo ma tutta l'opera è stata un successo unico.
Mi sono sorpresa e stupita poiché l'opera è stata cantata tutta in francese ma al di sopra del proscenio vero e proprio si trovava uno schermo che riportava le parole dette dai personaggi sia in italiano che in inglese.
La scena nella sua semplicità è riuscita a far trasparire emozioni, sensazioni e persino a suscitare lacrime e commenti dal pubblico.
Vi troneggia imponente una roccia enorme con delle fessure che diventava ogni luogo dell'opera: il castello del re, il luogo santo dei frati, il porto, la casa della nobile Leonor...
I vestiti di scena molto accurati e dettagliati pur nella loro semplicità.
Ho sentito dei brividi in tutto il corpo tutte le volte che vi era o parte del coro con i protagonisti oppure tutti riuniti sul palcoscenico: oltre 90 persone unite nel loro amore per il teatro.
Diciamo che l'unica pecca che ho potuto notare è che non avendo microfoni ne nulla ogni tanto la voce dei tenori e bassi veniva sovrastata dall'orchestra.
Non ero riuscita a collegare il titolo con l'opera inizialmente poi man mano addentrandomi sempre più in questa bellissima opera ho capito.
Leonor era destinata al re di Castilla ma nel suo cuore c'era solamente un uomo: Fernand.
Quindi potete immaginare anche voi...
Parlando delle voci dei cantanti: sono rimasta in estasi e letteralmente scioccata da tutte queste anche se ad essere onesta quattro mi hanno colpita di più: la voce del re, di Ines, di Leonor e di Fernand.
Una professionalità impeccabile.
La prima cosa che ho detto ai miei nonni terminata l'opera è stata: " Mi sarebbe piaciuto poter andare dietro le quinte per ringraziare gli attori di tutto, ma soprattutto grazie alla magia che hanno creato"
Spero che tutti voi abbiate la possibilità di vedere questa bellissima opera che merita veramente tantissimo e che anche venga fatta per tutta Europa.
Un grazie particolare è rivolto ai protagonisti i quali mi hanno fatto ritrovare la passione per questo mondo meraviglioso.
So che avrei potuto scrivere molto di più su questa opera ma voleva essere una semplice impressione e non una critica teatrale vera.
Ma io amo lasciare spazio a tutti quindi...aspetto anche i vostri commenti a riguardo.
Detto questo... passate una buona domenica.







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